3 cose da sapere su aghi per tatuaggi e grip tattoo

La scelta di aghi e grip per tattoo non è affatto banale, soprattutto per chi è alle prime armi. La buona riuscita di un tatuaggio, infatti, non dipende solo dalle capacità del tatuatore ma anche dall’attrezzatura impiegata per l’esecuzione del tatuaggio. In commercio esistono svariati tipi di aghi per tatuaggi e grip tattoo, diversi per diametro, lunghezza e materiale. L’offerta è talmente ampia e varia che scegliere può risultare davvero difficile. Il primo passo per non lasciarsi travolgere dalla marea di alternative disponibili è, senza dubbio, farsi un’idea e sapere quali caratteristiche prendere in considerazione per scegliere correttamente. Ti starai chiedendo, quindi, quali aghi usare per tatuare? Abbiamo pensato di darti una mano: ecco le 3 principali cose da sapere su aghi per tatuaggi e grip tattoo.

1. Aghi tattoo da linea e aghi da sfumatura

Quando si parla di aghi tattoo, l’errore più comune è quello di pensare che l’ago per tatuaggi sia un ago singolo. In realtà, un ago per tatuaggio è costituito da una barra metallica con all’estremità tanti altri piccoli aghi saldati. Il modo in cui sono disposti questi aghi, conferisce all’ago per tatuaggi una configurazione specifica. In generale, si può parlare di due tipologie di aghi tattoo: quelli da linea e quelli da sfumatura.

Gli aghi tattoo da linea, detti anche liner, hanno una configurazione circolare e una disposizione che ricorda la forma di un fiore. La loro saldatura è molto stretta, sembrano quasi una punta unica: questo permette di realizzare linee nette e molto precise. Lo spessore della linea del tatuaggio dipende dalla dimensione del liner e dei singoli aghi.

Gli aghi da sfumatura più diffusi sono i round shader e i magnum shader. I round shader somigliano agli aghi tattoo da linea, ma la disposizione degli aghi è più larga e priva dell’ago centrale. Oltre alle sfumature, sono in grado di realizzare anche linee più spesse. I magnum shader sono invece disposti orizzontalmente e divisi in due file ordinate in linea retta oppure curva. Trattengono e rilasciano molto inchiostro, sarà per questo che sono la soluzione preferita dai tatuatori che lavorano molto con le sfumature.

Gli aghi tattoo da linea sono perfetti per realizzare tatuaggi dalle linee complesse o dallo stile geometrico, dotwork tattoo e scritte. Gli aghi per sfumatura si prestano invece per il riempimento, il black and grey e lo stile realistico a colori. Ovviamente non si tratta di una regola universale e valida per tutti, tutto dipende dallo stile del tatuatore e dalla sua manualità.

2. Affilatura e calibro degli aghi per tatuaggi

Le altre caratteristiche a cui prestare attenzione, quando si sceglie un ago per tatuaggio, sono l’affilatura e il diametro. L’affilatura, o taper, indica la forma della punta che può essere più o meno accentuata a seconda che la lunghezza sia short, medium o long. Il diametro dell’ago per tatuaggio, detto anche calibro, è direttamente connesso alla quantità di inchiostro inserita sotto la pelle: un minore calibro corrisponde a un flusso di inchiostro più sottile e controllato; e viceversa. Gli aghi tattoo più diffusi sono i calibro #8, calibro #10 e calibro #12.

Gli aghi tattoo calibro #8 hanno un diametro di 0,25 millimetri, sono tra i più piccoli e si prestano a lavori intricati e di dettaglio. Gli aghi calibro #10 sono i più comuni: con un diametro di 0,30 millimetri, sono adatti a tutti gli stili di tatuaggio per via della loro dimensione media. Gli aghi tattoo calibro #12 hanno, infine, uno spessore di 0,35mm e sono molto apprezzati per il flusso di inchiostro più rapido. Calibro #8, #10 e #12 non sono, però, le uniche soluzioni possibili. Esistono in commercio aghi per tatuaggi di altre dimensioni, maggiori o minori, meno diffusi per via del loro utilizzo specifico ma, non per questo, meno validi.

3. Caratteristiche dei grip tattoo

I grip tattoo sono le impugnature, la sezione che collega la macchinetta agli aghi posti all’estremità. In passato i grip tattoo erano soltanto in acciaio, oggi esistono quelli monouso confezionati. Da un punto di vista legislativo non c’è una norma che obblighi a usare gli uni piuttosto che gli altri, a patto che i grip tattoo non usa e getta vengano sterilizzati in autoclave dopo ogni utilizzo, per garantire il rispetto degli standard di igiene e sicurezza.

La classificazione dei grip tattoo si basa sulla dimensione dell’impugnatura, che può essere compresa tra i 19 e i 30 millimetri, e sulla forma, che varia a seconda della manifattura. Come fare, allora, la scelta giusta? Anche in questo caso, non esiste una risposta univoca. Tenere conto della manualità e delle abitudini di lavoro personali, però, può essere un indizio per capire quale soluzione possa fare al caso proprio.

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