Il futuro dell'industria del tattoo

Dopo la pesante crisi vissuta durante la pandemia di Covid-19, fortunatamente l’industria del tatuaggio si è ripresa bene. Grazie anche alle celebrity e a diversi trend in voga tra i giovani, tattoo e piercing sono diventati più mainstream e sono destinati a restare tali a lungo. Ma quali sono i pronostici per il futuro?

Una crescita continua

Le ricerche sostengono che il settore è forte e in continua espansione. Si prevede infatti che il mercato globale del tatuaggio passerà dai 2,04 miliardi di dollari di quest’anno ai 3,93 miliardi entro il 2030. Il mercato principale rimane quello europeo, seguito da quello nordamericano.
Complici di questa tendenza positiva ci sono sicuramente i bassi costi richiesti per avviare il proprio studio di tatuaggi e gli ampi margini di profitto una volta stabilita la propria clientela, ma anche il fatto che sta cambiando l’atteggiamento nei confronti di chi mostra fieramente un po’ inchiostro sulla propria pelle. I millennial, i primi a essersi appropriati di questa forma d’arte, sono cresciuti e hanno normalizzato il fatto di non dover nascondere i propri tatuaggi su braccia, gambe e collo, neanche sul posto di lavoro.

Altri trend da considerare

Oltre a questa discreta crescita (che ci fa ben sperare), nel settore si evidenzia la preoccupazione crescente della clientela riguardo agli effetti pericolosi degli inchiostri a base chimica. Da qui nasce l’esigenza di fare ricerca per produrre inchiostri vegani e sempre più naturali, così come quella degli studi tattoo di acquistare e adottare questi prodotti innovativi.
Un’altra tendenza è sicuramente quella della concorrenza sempre più spietata tra tatuatori sempre più agguerriti e a caccia di pubblico. Questa situazione non deve essere vista necessariamente in modo negativo. Anzi, può stimolare la creatività dei tattoo artist perché li invita a trovare la propria unicità personalizzando i diversi stili già diffusi nel settore: blackwork, realismo, tradizionale, tribale, new school, ecc.

Non è tutto rose e fiori

Ma purtroppo c’è anche l’altro lato della medaglia. Secondo le ultime statistiche, i trattamenti laser per la rimozione dei tatuaggi stanno crescendo e si pronostica una crescita annua del 18% per i prossimi anni. La tranquillità di potersi affidare a centri medici e dermatologici qualificati, la non pericolosità del trattamento e l’efficacia del risultato stanno convincendo i molti indecisi a rimuovere senza pensieri tatuaggi non più graditi.
Anche le notizie di reazioni allergiche, infezioni e tumori della pelle a seguito di sedute di tatuaggio stanno influenzando negativamente l’industria del tattoo. Bisogna sottolineare, però, che i casi in cui si manifestano queste problematiche sono la minoranza e sono spesso dovuti al mancato rispetto degli standard di pulizia e igiene nei paesi sottosviluppati.
Un altro trend a cui prestare attenzione è quello del tatuaggio temporaneo, che è sempre più apprezzato specialmente dai giovanissimi. Con questo tipo di tattoo, infatti, i teenager possono variare design, posizione e colori dei loro tatuaggi, proprio come fanno con make up e vestiti. Al contrario del tatuaggio permanente, quello temporaneo diventa un modo come un altro per esprimere se stessi in un’occasione particolare, come concerti, partite di calcio e altri eventi sociali, o mostrare un proprio stato d’animo momentaneo.

Tanta carne al fuoco, quindi.
Quello che ci sentiamo di consigliare, comunque, è di mantenersi sempre aggiornati, creare, allenarsi, formarsi e, soprattutto, ascoltare le esigenze dei propri clienti. Solo così saremo sempre un passo avanti agli altri e potremo prevedere ogni possibile cambiamento.

Riassumendo:

 L’industria del tatuaggio è forte e in continua crescita

 Il tattoo è sempre più apprezzato e mainstream

 Le nuove esigenze dei clienti e la forte concorrenza spingono i tatuatori a creare ed evolversi

 Crescono anche i mercati della rimozione dei tattoo e del tatuaggio temporaneo

 La formazione e l’ascolto del cliente sono fondamentali per non sparire in mezzo alla massa