Le 3 domande più frequenti sull'inchiostro per tatuaggi

Il tattoo è una pratica antichissima e, mai come oggi, sempre più richiesta. C’è chi ricorre al tatuaggio per decorare una parte del corpo, chi invece lo fa per imprimere per sempre un ricordo sulla pelle.

Essere assaliti dai dubbi prima di fare un tatuaggio è più che normale, soprattutto se è la prima volta. Per questo è importante informarsi e scegliere con cura il tatuatore. Un buon tatuatore non è solo bravo nel disegno: è attento alle norme igieniche e lavora con strumenti di qualità per garantire sempre il massimo della sicurezza. Ma soprattutto è in grado di rispondere a ogni domanda. Sarà capitato anche a te di dover tranquillizzare un cliente prima dell’esecuzione di un tatuaggio, le preoccupazioni più frequenti hanno a che fare con l'inchiostro per tatuaggi. Ecco 3 domande (e 3 risposte) sull'inchiostro tattoo.

1. Ma è sicuro?

Per rispondere a questa domanda devi sapere cos’è il REACH e cosa c’entra con l’inchiostro tatuaggi. Il REACH è il Regolamento (CE) n.1907/2006. Si tratta di una normativa che regola l’uso delle sostanze chimiche per tutelare la salute delle persone e dell’ambiente. Visto che l’inchiostro tattoo è composto anche da sostanze chimiche, rientra tra i prodotti oggetto del regolamento. Inchiostri di bassa qualità possono contenere componenti dannose per la pelle. I provvedimenti introdotti dal REACH hanno permesso di individuare ed eliminare dalle composizioni dei pigmenti diverse sostanze tossiche. Ecco perché oggi gli inchiostri per tatuaggi sono molto più sicuri che in passato.

Se qualche volta ti sei chiesto che inchiostro usare per i tatuaggi, il nostro consiglio è di non risparmiare mai sulla qualità. Per lavorare in sicurezza e avere clienti soddisfatti, scegli sempre i pigmenti tattoo migliori e assicurati che siano conformi al REACH.

2. L’inchiostro tatuaggi è davvero così difficile da togliere?

Ciò che rende un tatuaggio permanente non è solo il tipo di inchiostro, ma anche la profondità con cui il pigmento entra sotto la pelle. Lo strato più superficiale della cute è l’epidermide, che si rigenera di continuo. Quindi, affinché il tatuaggio sia duraturo, non può essere realizzato lì. L’inchiostro deve raggiungere lo strato più profondo: il derma.

Per questo la rimozione di un tatuaggio è difficoltosa, ma non impossibile. Oggi ci sono diversi modi per cancellare un tattoo, il più efficace è senza dubbio il laser.

3. Posso scegliere tutte le tonalità di colore che voglio?

Per i tatuaggi in bianco e nero, il problema non si pone. Diverso è il discorso per i tattoo a colori. Una bella idea sulla carta non sempre è una bella idea sulla pelle. La scelta del colore deve tenere conto della carnagione e di quale potrebbe essere il risultato finale: la pelle non risponde sempre allo stesso modo. Non esiste una regola assoluta, anche perché dipende molto dal gusto personale, ma possiamo darti qualche consiglio.

L’ideale sarebbe abbinare il colore dell’inchiostro tattoo al sottotono della pelle, che può essere caldo, freddo o neutro. I pigmenti rosa, viola e bianchi valorizzano le carnagioni più chiare, mentre il blu, il rosso o il nero funzionano meglio su quelle più scure. I toni medi e pelle abbronzata mettono bene in risalto l’inchiostro verde e quello arancione.

Si tratta comunque di suggerimenti indicativi, che vanno valutati di volta in volta e in base all’aspetto complessivo della persona. In linea di massima, però, con il nero o il grigio vai sul sicuro: quelli stanno bene a tutti.