A tu per (tat)too: batteri negli inchiostri per tatuaggi, c'è da preoccuparsi?

Pulizia, sicurezza e disinfezione sono fattori importantissimi in ogni negozio tattoo. Ma se la minaccia arriva da flaconi di colori per tatuaggi ancora sigillati, come ci si comporta? È l’allarme lanciato da una recente ricerca americana, che ha individuato la presenza di batteri in più di un terzo degli inchiostri per tattoo e PMU disponibili sul mercato. Quanto è grave la situazione? Siamo a rischio anche noi in Europa? Facciamo chiarezza!

Creati in passato a partire da carbone, minerali e altre sostanze organiche, oggi gli inchiostri per tatuaggi hanno perlopiù una composizione sintetica. La formulazione in laboratorio, infatti, consente di ottenere colori brillanti e resistenti, oltre che una gamma di tonalità estremamente più ampia.

Prima di poter entrare a far parte del mercato, i colori tattoo vengono ovviamente sottoposti a numerosi controlli, che verificano la loro idoneità e sicurezza per la salute umana. Uno studio della Divisione di Microbiologia del National Center for Toxicological Research della US Food and Drug Administration di Jefferson, Arkansas, mette in luce che, però, i test di routine potrebbero non essere sufficienti.

In questo nuovo articolo della nostra rubrica estiva A Tu per (Tat)too, approfondiamo questa ricerca e cerchiamo di capire se e quanto i professionisti e gli appassionati del mondo tattoo debbano preoccuparsi.

Lo studio

L’indagine è stata condotta negli Stati Uniti da un team di microbiologi della Food and Drug Administration ed è stata poi pubblicata sulla rivista Applied and Environmental Microbiology.

Come si legge nel report, l’obiettivo dello studio era quello di verificare la presenza di batteri negli inchiostri per tatuaggi e trucco permanente ancora perfettamente sigillati. In particolare, i microrganismi ricercati erano di due tipologie:

 Batteri aerobici: agenti infettivi che hanno bisogno di ossigeno per sopravvivere e moltiplicarsi

 Batteri anaerobici: germi che invece si riproducono in ambienti con scarsa ossigenazione, come il derma umano

Il campione preso in considerazione riuniva 75 colori tattoo di 14 produttori diversi, esaminati mediante tecniche avanzate di analisi genetica e coltura batterica.
In poche parole, gli scienziati hanno mescolato 1-2 grammi di inchiostro in uno specifico ambiente di coltura, andando poi a posizionare la soluzione in un’incubatrice. Nella ricerca sugli aerobi, si trattava di un dispositivo standard. Per gli anaerobi, invece, l’incubatrice veniva costantemente privata di ossigeno, allo scopo di ricreare un habitat favorevole alla loro proliferazione.

I risultati

L’esito dello studio, decisamente allarmante, riporta che circa il 35% degli inchiostri per tatuaggio e makeup permanente disponibili sul mercato USA è contaminato da batteri. E, cosa ancora più inquietante, che l’indicazione di sterilità sul flacone sembra non avere alcun collegamento con la presenza o l’assenza di microrganismi nel liquido per tatuaggio.

Il rischio infettivo quindi c’è e potrebbe derivare da entrambe le tipologie di batteri.

Ma a cosa si va incontro facendosi tatuare con questi inchiostri?
L’autore dello studio, Seong-Jae (Peter) Kim, parla di infiammazione e ipersensibilità allergica, ma anche di risposte tossiche e altre complicazioni. In particolare, i sintomi visibili potrebbero essere dolore, gonfiore, arrossamento e secrezione di fluidi infetti, tutte situazioni difficili da trattare se non con antibiotici. E anche in quel caso, i tempi di recupero potrebbero essere molto lunghi.

Kim e gli altri ricercatori concludono sottolineando l’importanza di un monitoraggio costante e accurato degli inchiostri per tatuaggi, la necessità di ulteriori approfondimenti per accorciare i tempi di verifica alla fonte e, soprattutto, l’urgenza di trovare metodi efficaci per prevenire la contaminazione.

La parola al fornitore

E in Italia? Dobbiamo preoccuparci?
L’attenzione e la prudenza non sono mai troppe, ma fortunatamente in Europa le normative sull’importazione delle forniture per tatuaggi sono molto severe e il numero di controlli in entrata fa ben sperare sia i tatuatori che gli appassionati. Inoltre, in Italia, il nostro Ministero della Salute monitora ulteriormente tutto ciò che chiede di poter passare i confini nazionali.

In ogni caso, l’igiene e la sicurezza dell’attrezzatura per tatuaggi devono essere sempre al primo posto in ogni studio tattoo.
Prima di acquistare nuovo materiale, occorre controllare che rispetti gli standard europei, come la conformità REACH per quanto riguarda gli inchiostri. Bisogna anche assicurarsi che le cartucce siano espressamente dichiarate sterili e che sulle macchinette per tatuaggi sia presente il marchio CE. Optando per una tattoo pen come la KREA, la TEZLA V2 SS o la SMART, per esempio, non ci sarà alcun problema in questo senso, perché sono tutte dotate di certificazione CE e garanzia di 12 mesi.
Infine, per aumentare la consapevolezza e il monitoraggio dell’attrezzatura non conforme, le autorità consigliano di segnalare tempestivamente ogni caso di infezione. Questo tipo di trasparenza è utile a individuare rapidamente i lotti sospetti e prevenire ulteriori problemi.

Dall’altro lato, per chi vuole farsi tatuare, il suggerimento è quello di informarsi bene sul tattoo shop che si è scelto e di affidarsi sempre a tattoo artist professionisti. Non ci si deve assolutamente vergognare nel chiedere chiarimenti sul materiale utilizzato durante il tatuaggio, ne va della propria salute!

Riassumendo:

 Nella nostra rubrica estiva A Tu per (Tat)too questa volta parliamo di inchiostri per tatuaggi

 Una ricerca statunitense ha individuato la presenza di batteri in più di un terzo degli inchiostri per tattoo e PMU disponibili sul mercato

 I microrganismi, sia aerobici che anaerobici, sono pericolosi per la salute, in quanto causano infiammazione, ipersensibilità allergica, risposte tossiche e altre complicazioni

 In Europa le normative sull’importazione delle forniture per tatuaggi sono molto severe, ma la prudenza non è mai troppa

 È sempre necessario verificare la conformità agli standard di sicurezza prima di acquistare nuova attrezzatura

 Anche i clienti hanno il diritto di essere informati sui prodotti utilizzati durante il tatuaggio